La Tenda
Insieme perchè nessuno si senta solo
Insieme perchè nessuno si senta solo
La famiglia di Maria Grazia e Angelo Di Giannantonio dopo aver vissuto, dal 1988, esperienze di affidamento familiare ha aperto la Casa Famiglia la Tenda per minori 0-6 anni. Dal 1996 al 2012 sono stati accolti 75 bambini.
Nel 2013 La Tenda si è trasformata in una Comunità Familiare dove possono vivere 3 nuclei mono-parentali con la formula dell’affidamento familiare mamma-bambino. Angelo e Maria Grazia sono la famiglia affidataria che si offre come contesto stabile per sperimentare un rapporto affettivo che sostenga e accompagni le mamme con i loro figli.
La Comunità Familiare “La Tenda” è un luogo dove vengono accolte mamme con i rispettivi figli in mini-appartamenti autonomi, comunicanti all’appartamento dove vive la famiglia affidataria. Gli obiettivi di questo progetto sono molteplici e sintetizzabili in alcuni punti:
La casa-famiglia “La Tenda”, gestita dall’Associazione “Insieme – per l’affidamento familiare e l’aiuto ai minori”, nasce all’inizio del 1996.
L’Associazione Insieme, lavorando nel campo dell’affidamento familiare, sensibilizzando il territorio al problema del disagio minorile e coinvolgendo famiglie per una esperienza di affido, parte dalla convinzione che i bambini, allontanati dalle proprie famiglie di origine, hanno bisogno di una realtà familiare che, per il periodo necessario, possa fare le veci della loro realtà d’origine.
Per tal motivo i coniugi Di Giannantonio Angelo e Viganò Maria Grazia dopo aver realizzato 5 affidamenti familiari da 1988 al 1996, decidono di iniziare una nuova esperienza, quella della casa-famiglia “La Tenda”.
Angelo e Maria Grazia, con le figlie, si trasferiscono nella struttura messa a disposizione dalla Congregazione Figlie del Crocifisso in Via Portuense 750 e dal 6 gennaio 1996 si predispongono all’accoglienza di altri minori.
“La Tenda” è stato un luogo familiare per bambini emotivamente deprivati e portatori di particolari stati di sofferenza, per quei bambini che, per una molteplicità di fattori, non hanno potuto sperimentare la presenza di almeno una figura adulta che svolgesse, in modo continuativo, funzioni genitoriali, una persona emotivamente disponibile ad accogliere i loro bisogni e provvedervi. La casa-famiglia ha rappresentato per tali bambini, oltre che un momento di accoglienza affettiva profonda, anche una possibilità di vivere buone relazioni familiari.
La presenza stabile di una coppia con ruoli ben distinti ha svolto una funzione protettiva e di sostegno. Aver offerto ai bambini una esperienza di relazioni familiari stabili e continuative li ha aiutati a sviluppare dentro di sé un concetto di famiglia dove è possibile essere figli.
Per raggiungere gli obiettivi richiesti la casa-famiglia ha articolato una serie di interventi basati sulla presenza di diverse figure: la famiglia, le educatrici e i volontari.
Durante la vita quotidiana era di fondamentale importanza la presenza della famiglia che era il punto di riferimento e la realtà con cui il bambino si confrontava. La presenza di una “mamma” che si occupava di tutto ciò di cui il bambino aveva bisogno e di un “papà”, che, avendo un lavoro esterno, era presente, nel quotidiano, in quei momenti legati ai pasti, nelle ore serali e notturne, ha permesso al bambino di relazionarsi con una realtà con dei ritmi tipicamente familiari. Le figlie della coppia si sono inserite con il ruolo di sorelle maggiori stabilendo coi bambini un legame che sviluppato soprattutto attraverso il gioco.
L’organizzazione della casa-famiglia “La Tenda” era basata sulla presenza di:
1. La famiglia
2. Gli educatori
3. Psicologhe
4. I volontari
5. Le famiglie dell’Associazione
L’esperienza è continuata fino al 2012, anno in cui La Tenda si è trasformata in un luogo di accoglienza per mamme con bambini.
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